
La Vecchia Centrale (da cui prende il nome questo locale) è una tra le più antiche centrali idroelettriche non solo della Valle Po ma di tutto il Piemonte. I lavori di costruzione iniziarono alla fine del 1800.
La Centrale di Rocchetta fu costruita per fornire l’energia all’allora esistente tessitura di Paesana.
L’antico edificio era composto dal palazzotto ad uso delle cinque famiglie di guardiani e dalla sala macchine di circa 200 metri quadrati che ospita tuttora un antico carroponte a movimento manuale che veniva utilizzato per lo spostamento dei pesanti macchinari e delle turbine. L’imponente carroponte è tuttora funzionante e basta la forza di una o due persone per alzare un peso di 15 tonnellate.
L’acqua che alimentava le turbine veniva presa dal fiume Po mediante l’antico canale (tuttora visibile) che in alcuni tratti mostra tutta la sua bellezza con costruzioni in pietra ancora in buon stato di conservazione.
Prima della Seconda Guerra Mondiale la sala macchine subì un’importante trasformazione, parte del piano pavimento fu ribassato di circa 7 metri così che una maggiore pressione dell’acqua permettesse di ottenere un aumento di produzione di energia. Questa modifica comportò un’altra faticosissima opera: si dovette costruire una nuova galleria per lo scarico delle acque completamente sotto terra a una profondità di circa 12 metri.
La produzione di energia cessò alla fine degli anni ’50 e per anni l’edificio fu quasi abbandonato a se stesso. L’acqua del Po un tempo usata dalla Centrale di Rocchetta va ora ad alimentare la nuova e potente Centrale di Sanfront. L’altra importante Centrale della Valle Po si trova a Calcinere.
Circa trent’anni fa l’edificio fu acquistato dal Comune di Sanfront e dopo un ulteriore passaggio di proprietà, solo nel 1998 fu acquistato dalla famiglia Re. Dopo un significativo restauro nel luglio del 2003 fu aperto questo locale.
La Vecchia Centrale è tuttora considerato uno degli edifici di interesse storico del Comune di Sanfront.